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PROTEGGERE GLI ANZIANI EQUIVALE A PROTEGGERE IL FUTURO DI TUTTI L'Avvocato risponde 

PROTEGGERE GLI ANZIANI EQUIVALE A PROTEGGERE IL FUTURO DI TUTTI

Dalla cronaca di ieri nel nostro giornale, l’allarme per il fenomeno delle truffe agli anziani, diventato ormai virale, in considerazione del numero di episodi riscontrati, anche a livello nazionale.

Il fenomeno è estremamente preoccupante, radicato in complesse dinamiche socio-culturali e alimentato da individui senza scrupoli che sfruttano la vulnerabilità degli anziani a fini illeciti. Questi reati non solo causano danni economici significativi, ma anche gravi conseguenze emotive e psicologiche sulle vittime.

In questo articolo ne esamineremo le cause, la normativa specifica e le sentenze della Cassazione che ne hanno delineato gli aspetti giuridici, avvalendoci dell’ausilio professionale dell’avvocato Simone Labonia.

Le truffe agli anziani trovano le loro radici in diversi fattori socio-culturali. Stranamente a dirsi, uno di questi è il rispetto per l’autorità, che può portare gli anziani a fidarsi ciecamente di individui che si presentano come figure di fiducia: come ad esempio finti operatori sanitari o consulenti finanziari.

Inoltre, la solitudine e l’isolamento sociale spesso caratterizzano la loro vita, rendendoli prede facili per coloro che cercano di approfittare della situazione.

Il sistema legale offre strumenti per contrastare questa piaga.
Il Codice Penale italiano, punisce severamente i reati di truffa (articolo 640) e di circonvenzione di incapace (articolo 643): inoltre, la Legge 4/2006 ha introdotto specifiche disposizioni volte a proteggere gli anziani dai maltrattamenti e dall’abuso finanziario.

Numerose sentenze della Cassazione hanno contribuito a definire i confini giuridici di questo tipo di reati.
Ad esempio, la sentenza n. 4691/2017 ha stabilito che la truffa agli anziani può configurarsi anche in assenza di violenza o minaccia diretta, ma semplicemente sfruttando la loro ingenuità o debolezza fisica o psichica.

Per contrastare efficacemente tali reati, è fondamentale un approccio multidimensionale che comprenda non solo interventi legislativi e giudiziari, ma anche azioni di prevenzione e sensibilizzazione: programmi educativi rivolti agli anziani e alle loro famiglie possono aiutare a riconoscere e prevenire situazioni di rischio.

Inoltre, è essenziale promuovere la solidarietà e la partecipazione sociale, per ridurre isolamento e vulnerabilità.

Dunque, una grave violazione dei diritti e della dignità umana, nei confronti di soggetti con ridotte capacità di difesa.

Combattere questo fenomeno richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni e dei singoli cittadini, ricordando sempre che “i nostri anziani“, rappresentano il legame tra passato e futuro della società, per cui è nostro preciso dovere garantire loro un presente di serenità e protezione.

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